Lo sfondo di questo romanzo fantascientifico è un futuro non troppo lontano dai noi, dove molti dei problemi dell’umanità sono stati risolti. Le risorse sono state divise equamente e tutti gli Stati sono entrati a far parte del NOM, il Nuovo Ordine Mondiale. Quella presentata è un’umanità nuova, più consapevole, che si è organizzata al meglio per evitare la propria autodistruzione. Elena, diplomatica Estone, uno dei protagonisti, incarna pienamente questa nuova umanità come funzionaria dedita al lavoro, ma anche come donna. L’altro protagonista, Mike Mendoza, è un astronomo “vecchia maniera”, che ha trascorso la vita ad osservare le stelle. Anche Mike è completamente dedito al lavoro, specchio di un futuro dove scienza e politica sono i due pilastri sui quali è edificato il progresso dell’umanità. Una notte, presso l’osservatorio di La Silla, Mike nota uno strano fenomeno, che lo porterà a una scoperta straordinaria: un pianeta vagante nello spazio siderale, cui viene dato il nome di Nibiru. La scoperta di Nibiru rappresenta l’evento centrale dell’Opera, che segna il destino dei terrestri e mette in connessione le vite di Elena e Mike, ai quali sono stati affiancati due fedeli assistenti, Fatma e Tian. Da un certo momento in poi scienza e politica lavorano parallelamente per giungere a un medesimo punto: l’incontro con le forme di vita che si è scoperto esistono su Nibiru. Nibiru entra nel sistema solare, e dal pianeta giungono messaggi chiarissimi. I Nibiriani portano doni incredibili, compresa l’immortalità! I Nibiriani portano le risposte a tutte le domande dell’umanità, ma le risposte non rasserenano Elena e Mike. L’idea che qualcosa non torna, su cui far luce continua a presentarsi, fino alla visita sul pianeta vagante, con la possibilità di scoprire cosa nascondono i Nibiriani. Adesso Mike ed Elena lavorano fianco a fianco per dare una risposta ai loro sospetti. In un finale sconvolgente e destabilizzante i due vivono il colpo di scena che, anziché fornire risposte, apre nuovi inquietanti scenari e getta i due in uno stato di giustificata preoccupazione, mentre il resto del mondo festeggia la sconfitta della morte.
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