Descrizione
Capitolo 1
Il fuoco di un camino
Aprii la porta con la velocità di un fulmine. Una folata di aria gelida pervase nella baita così che mi apprestai immediatamente a richiudere l’uscio, infliggendo un colpo deciso. La neve cadde dalla falda del tetto con un tonfo soffocato che non mi preoccupò; ero a casa, il che bastava per concedermi un sospiro di sollievo. Posai il giaccone alla spalliera e mi guardai gli stivali. La neve era filtrata nella pelle dei calzari e mi aveva inzuppato la calzamaglia. Me li levai e li posai di fianco alla rastrelliera dei fucili.
Era ora di riposare di fronte al fuoco e di asciugare le ossa. Le mie povere e inumidite ossa. Il vento fuori dalla baracca, indiavolato, mi aveva strapazzato tutto il santo giorno ed una bella tazza di caffè in compagnia del mio fedele Yukon non me l’avrebbe levata nessuno. Volevo scaldarmi e pensare a quel che avrei fatto l’indomani; le fiamme del camino, le carezze fatte al cane e i piedi al caldo erano un toccasana per liberare la mente e per togliere la tensione dai nervi.
Mi versai quattro dita di liquido nero e fumante e mi sedetti sulla poltrona in pelle distendendo le gambe sullo sgabello imbottito. Lui appoggiò subito il muso sul mio palmo e si fece accarezzare, come se sapesse meglio di me che queste montagne ostili e innevate ti facevano sentire maledettamente solo. Era un cane impeccabile; gli mancava il dono della parola, ma nonostante questo aveva la capacità di dimostrarsi non solo alla pari di un grande amico, bensì di un fratello, in queste alture selvagge ed innevate, lontane dal resto del mondo.
Yukon. Il mio Yukon; Un alaskan malamute, bellissimo quattro zampe dal pelo folto e morbido; trentaquattro chili di grinta dal pelo color bianco sotto il ventre, sul muso e fin sopra gli occhi, panna dietro alle orecchie e lungo i fianchi, che si sfumava fino a diventare di una tonalità grigio fumo di Londra sul dorso. Era un bellissimo esemplare di maschio, che poteva essere scambiato facilmente per un aski siberiano se visto di sfuggita, a maggior ragione se attaccato a una slitta.
In realtà faceva parte di una razza austera e dal portamento fiero che si era guadagnata nei secoli a seguirsi ciò che solo gli esemplari resistenti alle condizioni di vita più estreme si potevano permettere.
<<Domani, vecchio mio, si scende in città a vendere il carico e a far provviste,>>
dissi a Yukon dopo un sorseggio che mi fece schioccare il palato.
<<Ho proprio bisogno di una bella scorta di cartucce per i miei fucili e di un bel paio di stivali nuovi.>>
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