Descrizione
1
ERA un’auto senza contrassegno, una berlina americana come tante altre, vecchia di qualche anno, ma le ruote nere e i tre uomini all’interno non lasciavano dubbi sulla sua vera natura. I due seduti davanti indossavano un’uniforme azzurra. Quello seduto dietro aveva un completo, ed era grosso come una casa. Due ragazzi neri sul marciapiede, uno con un piede su uno skateboard arancione tutto graffiato, l’altro con una tavola verde limone sotto il braccio, la videro imboccare il parcheggio dell’Estelle Barga Recreational Park, e si guardarono.
Uno dei due disse: «Sbirri».
L’altro rispose: «Sì, cazzo».
Si allontanarono senza aggiungere una parola, accelerando sulle loro tavole. Le regole erano semplici: quando arrivano gli sbirri, meglio andarsene. La vita di un nero è importante, gli avevano spiegato i genitori, ma non sempre per la polizia. Nello stadio di baseball, la gente cominciò a esultare e a battere le mani ritmicamente, mentre i Flint City Golden Dragons iniziavano il loro turno di battuta al nono inning, in svantaggio di un punto.
I due ragazzi non si voltarono indietro.
2
Dichiarazione del signor Jonathan Ritz (10 luglio, ore 21.30 raccolta dal detective Ralph Anderson) Detective Anderson:
So che è molto turbato, signor Ritz, ed è comprensibile, ma ho bisogno di sapere che cos’ha visto esattamente questa sera.
xRitz: Non riuscirò più a togliermelo dalla mente. Mai più. Forse dovrei prendere una pillola. Magari un Valium. Non ho mai preso quella roba, ma credo proprio che ora potrebbe servirmi. Mi sembra di avere ancora il cuore in gola. Forse è meglio avvertire quelli della Scientifica: se trovano del vomito sulla scena del crimine, e credo che lo troveranno, è mio. E non mi vergogno. Chiunque avrebbe rigettato tutta la cena, se avesse visto una cosa del genere.
Detective Anderson: Sono certo che un medico le prescriverà qualcosa per aiutarla a calmarsi, non appena avremo finito. Penso di poter provvedere anch’io, ma ora ho bisogno che lei sia lucido. Capisce, vero? Ritz: Certo. Naturale.
Detective Anderson: Mi dica semplicemente tutto quello che ha visto, e per stasera avremo finito. Vuol essere così gentile, signore?
Ritz: D’accordo. Sono uscito intorno alle sei per portare a spasso Dave. Dave è il nostro beagle. Mangia sempre alle cinque. Io e mia moglie alle cinque e mezzo. E per le sei, Dave è pronto a fare i suoi bisognini: sia il numero uno che il numero due. Lo porto fuori io, mentre Sandy, mia moglie, lava i piatti. È un buon modo di dividersi i compiti. E dividerseli bene è molto importante in un matrimonio, soprattutto se i figli sono ormai cresciuti, o almeno, è così che la vediamo noi. Sto divagando, vero?
Detective Anderson: Sta andando bene, signor Ritz. Proceda come meglio crede.
Ritz: Oh, per favore, mi chiami Jon. Non sopporto di sentirmi chiamare signor Ritz. Mi sembra di essere un cracker. Era così che mi chiamavano i ragazzini, quando andavo a scuola: Ritz il Cracker.
Detective Anderson: Capisco. Quindi, stava portando a spasso il cane…
Ritz: Esatto. E quando ha sentito quell’odore – l’odore della morte, immagino – ho dovuto tirare il guinzaglio con tutte e due le mani per trattenerlo, anche se Dave è solo un cagnolino. Voleva assolutamente raggiungere il punto da cui veniva quell’odore. Il…
Detective Anderson: Torniamo un attimo indietro. Lei è uscito da casa, al numero 249 di Mulberry Avenue, alle sei in punto…
Ritz: Potrebbe essere stato anche un po’ prima. Io e Dave siamo scesi giù per la collina e siamo passati davanti a Gerald’s, il negozio all’angolo dove vendono tutte quelle prelibatezze, e poi abbiamo proseguito su Barnum Street e siamo entrati in Figgis Park, quello che i ragazzi chiamano Figa Park. Credono che noi adulti non sappiamo quello che dicono, che non li ascoltiamo, ma non è vero. O almeno, non è così per tutti.
Detective Anderson: Era il vostro percorso abituale?
Ritz: Oh, ogni tanto lo modifichiamo per non annoiarci troppo, ma passiamo comunque sempre dal parco prima di tornare a casa, perché ci sono un sacco di cose che Dave può annusare. C’è un parcheggio, però a quell’ora della sera è quasi sempre vuoto, a meno che non ci siano i ragazzi delle superiori che giocano a tennis. Questa sera non ce n’erano, perché i campi sono di terra battuta e poco prima aveva piovuto. L’unica auto parcheggiata era un furgone bianco.
Detective Anderson: Un furgone commerciale, intende dire? Ritz: Esatto. Di quelli senza finestrini, e con il doppio sportello sul retro. Il tipo di furgone che le ditte più piccole usano per i traslochi. Potrebbe essere stato un Econoline, ma non potrei giurarlo. Detective Anderson: C’era il nome di una ditta, sulla fiancata? Sa, roba del tipo SAM CONDIZIONATORI, oppure BOB FINESTRE SU MISURA? Qualcosa del genere?
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