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DONNE KILLER: Storie vere di True Crime al femminile

13,50

Queste donne, spesso considerate il gentil sesso hanno dimostrato di essere altrettanto spietate e astute delle loro controparti maschili.

Dalla “Vedova Nera” che seduceva e avvelenava le sue vittime, alla tata apparentemente ordinaria che uccideva per denaro e piacere, queste donne assassine vi sconvolgeranno e turberanno.

Ma cosa spinge una donna a commettere atti di omicidio cosรฌ efferati?

Questo libro approfondisce la psicologia dietro ai loro crimini, esaminando il loro passato e gli eventi che le hanno condotte sulla via della distruzione.

Sfogliando le pagine, ci si immerge in un mondo di inganni, manipolazioni e pura malvagitร . Ogni capitolo racconta la storia di una serial killer, offrendo uno sguardo unico e accattivante sulle loro menti contorte.

Con dettagli agghiaccianti e un tocco di arguzia, “DONNE KILLER” รจ un must per gli amanti del true crime.

Quindi chiudete le porte, prendete una torcia e preparatevi ad avere paura.

Non perdete l’occasione di soddisfare il detective che รจ in voi e di scoprire le inquietanti storie di donne assassine che hanno terrorizzato le comunitร  e sono sfuggite alle autoritร .

Ordinate la vostra copia… e che l’incubo abbia inizio

Informazioni aggiuntive

Autore

Editore

ISBN

979-8375783789

Data di pubblicazione

1 febbraio 2023

Lingua

Formato

Copertina flessibile

COD: 9164 Categoria: Tag: , Product ID: 20465

Descrizione


Capitolo 1

Il profilo psicologico

delle serial killer

 

Chiunque abbia una minima conoscenza di psicologia criminale saprร  che, nella maggior parte dei casi, quando il serial killer รจ uomo questo รจ smosso da un movente sessuale. Lo stesso non accade quando lโ€™assassina รจ donna. Le donne, tanto per cominciare, hanno una predisposizione biologica inferiore rispetto a quella degli uomini in termini di aggressivitร , causata da livelli piรน bassi di testosterone.

Che cosa spinge, dunque, le donne a uccidere? Prima di cercare di dare una risposta a questa domanda, guardiamo con attenzione al termine โ€œserial killerโ€. Esso รจ ormai diffuso nel linguaggio comune, ma forse non tutti ne conoscono il significato preciso. Lโ€™F.B.I. definisce un serial killer come colui, o colei, che โ€œuccide tre o piรน vittime, in posti differenti e con un periodo dโ€™intervallo emotivo tra un assassinio e lโ€™altro, coinvolgendo, ogni volta, piรน di una vittimaโ€.

Entrare nella mente di una serial killer, come ci porta a fare la psicologia criminale, ci permette di analizzare ogni aspetto legato al movente dellโ€™assassinio, al modo in cui ella ha ucciso e alle armi che ha usato. รˆ anche possibile, guardando alle vittime, cercare dโ€™identificare dei tratti distintivi delle stesse, da interpretare usando degli episodi dellโ€™infanzia dellโ€™assassina come chiave di lettura.

Nonostante, nella maggior parte dei casi, le donne serial killer non siano guidate da un movente sessuale, queste possono essere smosse da varie altre ragioni che hanno a che vedere con il denaro, con la gelosia, con il dominio o con il potere. Solitamente, quando ci ritroviamo davanti una donna che ha compiuto degli omicidi, ci basta cercare allโ€™interno di questa rosa di motivazioni per iniziare a farci unโ€™idea su ciรฒ che potrebbe averla spinta ad agire.

Molte persone comuni tendono a pensare che le donne serial killer giร  abbiano una fama, o dei comportamenti, allโ€™interno della loro cerchia relazionale che avrebbero potuto far intuire ciรฒ che stavano pianificando ma non รจ necessariamente vero. Ci sono delle donne serial killer che, allโ€™interno della famiglia, o con gli amici, si comportano come chiunque di noi. Anche i mestieri che queste donne svolgono (quando lavorano) generalmente non hanno niente che possa renderle sospette, per esempio possono essere cameriere o infermiere. Anche le donne che lavorano fra le mura di casa, o che sono semplicemente delle casalinghe, possono essere capaci di commettere terribili omicidi. Generalmente, dunque, non ci sono campanelli dโ€™allarme, nel comportamento, nel mestiere o in qualsiasi altra sfera della loro vita, che dovrebbe mettere in allerta prima del tempo. Queste donne sono affidabili e rassicuranti con lโ€™eventuale compagno o compagna, con gli eventuali figli e con chiunque interagisca con loro. Naturalmente, questa โ€œnormalitร โ€, questo essere affabile e dolce, sempre gentile, una persona qualunque su cui contare, che ha una vita simile a quella di chiunque di noi, รจ solamente una copertura, una facciata. รˆ come se queste donne portassero delle maschere, in maniera piรน o meno consapevole, per nascondere quello che sono veramente. La loro vera personalitร , infatti, si discosta di molto da quella che mostrano ogni giorno. Questa รจ fredda, cinica e le donne in questione sono incapaci di essere empatiche ma sono, piuttosto, abili manipolatrici. I loro obiettivi, uccidendo altre persone, sono quelli di diventare famose, di far capire a tutti quanto siano superiori e di ottenere una sorta di rivincita sulla vita.

Quanto abbiamo appena scoperto non deve spingerti a guardare con occhi diversi la tua vicina di casa, sempre cosรฌ affabile e disponibile per una chiacchierata sul clima o sui fiori del giardino, nรฉ deve portarti a temere che tua moglie, o la moglie di tuo fratello, decida di svegliarsi una mattina e uccidervi tutti a sangue freddo perchรฉ naturalmente, nel caso delle serial killer, non si tratta di donne comuni, persone โ€œnormaliโ€ che un giorno come un altro decidono di mettersi ad ammazzare le persone. Ripetiamo che la loro รจ una semplice facciata, ma i meccanismi che le regolano, le loro vere personalitร  sono ben definite e sono nascoste sotto quella recita costante, che puรฒ essere piรน o meno conscia. Come spesso succede, รจ necessario scavare nel passato per andare a individuare le esperienze traumatiche che possono aver vissuto, cominciando dallโ€™infanzia e proseguendo negli anni successivi. Una donna che, da bambina, รจ stata vittima di un abuso sessuale, magari ripetuto, o ancora di violenze fisiche e/o psicologiche, allโ€™interno della famiglia o in un altro ambito. Una bambina che, pur non avendo subรฌto abusi in maniera diretta, รจ cresciuta in una famiglia dove i genitori litigavano ogni giorno, in cui il padre picchiava la madre, in cui uno o entrambi i genitori (o magari un fratello o uno zio) facevano uso di droghe o di alcolโ€ฆ ancora, il trauma puรฒ essere accaduto al di fuori dalla famiglia, per esempio pensiamo a una donna che, dallโ€™infanzia, รจ stata vittima di un maestro a scuola e via dicendo. Capire il trauma รจ di fondamentale importanza perchรฉ esso รจ la causa della struttura della personalitร  dellโ€™individuo che, un giorno, sarร  una serial killer.

Come accennato sopra, la maggior parte delle donne serial killer ha uno o piรน traumi riconducibili allโ€™infanzia e allโ€™ambiente famigliare. Il vivere, anno dopo anno, in situazioni di forte stress fomentato dal disagio, in un ambiente che, invece di essere amorevole e accogliente, รจ ostile o addirittura pericoloso e anche lโ€™essere immatura, perchรฉ ancora bambina o ragazzina, creano un insieme di cause che spingono queste donne a isolarsi dalla societร  e a voler sottomettere tutti e tutto, proprio per volersi riscattare. Ci sono anche altri fattori che entrano in gioco perchรฉ, naturalmente, non tutte le bambine e ragazze vittime di abusi famigliari, o di traumi importanti ma di altro genere, diventano, da adulte, delle assassine seriali. La maggior parte delle donne serial killer รจ affetta da narcisismo patologico, da uno spiccato senso dโ€™inferioritร  sia a livello psichico sia a livello fisico, sessuale e sociale e vede la propria esistenza come un qualcosa di negativo.

La donna serial killer, a differenza dellโ€™uomo, generalmente comincia a uccidere quando ha giร  fra i trenta e i quarantโ€™anni, mentre gli assassini maschi cominciano intorno ai ventโ€™anni. Le donne, perรฒ, solitamente hanno โ€œunโ€™attivitร โ€ piรน prolungata nel tempo, riuscendo a uccidere indisturbate anche per otto anni di seguito, senza mai essere arrestate. Se gli uomini provano piacere in tutto ciรฒ che รจ fisico e sadico, perchรฉ la tortura, il massacro e la mutilazione gli fanno provare eccitazione, le donne non necessitano di tutta questโ€™attenzione alla fisicitร  ma preferiscono usare veleni come arsenico, clorato di potassio oppure stricnina, o lo strangolamento. La prima di queste due armi, la prediletta dalle serial killer, ovvero il veleno, porta con sรฉ dei notevoli vantaggi perchรฉ รจ discreta, silenziosa e, se usata in maniera capiente, non lascia neppure tracce. Il veleno permette persino di far credere alla polizia, o ai cittadini comuni, che la vittima sia deceduta per cause naturali. Il veleno, infatti, รจ unโ€™arma molto utilizzata dalle serial killer conosciute con il termine di โ€œangeli della morteโ€, quelle che agiscono allโ€™interno degli ospedali o delle case di residenza per anziani, che possono iniettare veleni senza destare sospetti perchรฉ, in fondo, fare iniezioni non rientra forse fra i compiti di unโ€™infermiera?

La scelta di queste due armi, in apparenza meno violente rispetto a quelle per cui optano i serial killer uomini, puรฒ far pensare che, in qualche modo, le assassine seriali donne siano piรน gentili con le loro vittime, ma questโ€™idea, ben lontana dalla realtร , si rispecchia sempre nella percezione che noi abbiamo della donna, causata da anni e anni di stereotipi che, nonostante i passi in avanti compiuti dal femminismo, continuiamo a portarci dietro, in maniera piรน o meno inconscia. Giร  il fatto di definire le donne come il โ€œgentil sessoโ€, ci spinge a credere che, comunque, in qualche modo, una serial killer che uccide i pazienti anziani della residenza per cui lavora, con โ€œuna semplice punturinaโ€, piuttosto che, magari, legandoli al letto e seviziandoli, come potrebbe fare un serial killer uomo, sia in qualche modo piรน umana. In realtร , รจ proprio lโ€™opposto. Il veleno in particolare รจ unโ€™arma che porta una morte sรฌ silenziosa, ma anche lunga e dolorosa per la vittima. Altre armi spesso usate dalle donne serial killer sono lโ€™astuzia e la seduzione, che le persone di sesso femminile sanno maneggiare in maniera molto piรน naturale rispetto alle controparti maschili. Queste fanno sรฌ che le assassine seriali, man mano che si avvicina il momento di uccidere, siano in grado di diventare fredde, quasi glaciali, e, una volta completato lโ€™assassinio, possono diventare inattaccabili perchรฉ in grado di costruire un alibi perfetto. Pensiamo a un uomo trovato morto nel proprio letto e alla moglie che, quando va ad aprire la porta alla polizia, o ai famigliari, si fa trovare in lacrime, disperata e distrutta, capace perรฒ di raccontare per filo e per segno dovโ€™รจ stata e perchรฉ e cosโ€™ha provato quando, rientrata a casa, ha trovato il povero consorte senza vita.

Unโ€™ultima differenza fra i serial killer uomini e le serial killer donne sta nella scelta della vittima. Nella maggior parte dei casi, le assassine conoscono le loro vittime e hanno, con loro, qualche tipo di rapporto. Puรฒ trattarsi, dunque, di un marito o compagno, di famigliari, di colleghi, di vicini di casaโ€ฆ una delle vittime piรน frequenti รจ proprio il marito. Se, invece, le assassine decidono di uccidere vittime che non conoscono e con cui non hanno rapporti, optano per persone che sono deboli e indifese, ed รจ il classico caso dellโ€™infermiera che uccide i pazienti anziani della casa di riposo per cui lavora, e magari spesso incapaci di muoversi e, quindi, di difendersi. Le donne serial killer usano quella che รจ conosciuta come la โ€œtecnica del ragnoโ€, uccidendo le proprie vittime โ€œsul postoโ€ e svolgendo unโ€™attivitร  sedentaria, per esempio compiendo i delitti nella propria casa o in altri spazi chiusi.

Naturalmente, ogni assassina รจ una donna e una storia a sรฉ perรฒ, quelli appena letti, sono i punti salienti che accomunano la maggior parte delle donne killer. Adesso, andremo a conoscere da vicino alcune di loro. Varie donne, varie storie, varie vittime, vari efferati omicidi in diversi Paesi del mondoโ€ฆ storie che ci fanno ghiacciare il sangue nelle vene, che stanotte potrebbero farti faticare a dormire, perchรฉ, in tutto questo, cโ€™รจ qualcosa di particolarmente inquietante. Sono storie vere, e le assassine possono nascondersi dietro la facciata di qualunque donna comune, persino di quella che, mentre stai leggendo questo libro, finge di leggerne uno e ti guarda da sopra le pagineโ€ฆ

 

Capitolo 2

Judy Buenoano – la vedova nera

 

Cโ€™era una volta, nel 1947, una bambina che si chiamava Judias Welty, che viveva in Texas con i genitori, i fratelli maggiori e il fratellino piรน piccolo, Robert. La sua era una vita comune a quella di tante bambine di quattro anni fatta di giochi, scherzi con i fratelli e giornate rassicuranti nellโ€™essere le une simili alle altre.

Qui, perรฒ, finisce la fiaba. La mamma di Judias muore quando lei ha, appunto, quattro anni e la piccola, insieme con Robert, viene mandata a vivere dai nonni. โ€œComโ€™รจ possibile?โ€ si domanda la bambina, โ€œChe fine ha fatto la mia mamma?โ€. Sembra che questa sia andata in un posto irraggiungibile, dove lei andrร  solo di lรฌ a molti anni, e nel frattempo dovrร  abitare con il nonno e con la nonna, e con il fratellino, naturalmente. Robert, lโ€™ultima ancรฒra che, in qualche modo, la tiene legata al ricordo della famiglia che รจ stata. Le modifiche alla sua vita, perรฒ, non sono finite perchรฉ la bambina viene sballottata da un parente allโ€™altro, e finisce anche per vivere con delle famiglie affidatarie. Lรฌ, stando alla versione di Judias una volta diventata donna, ella sembra essere vittima di violenze sessuali e abusi fisici. Spostata da una casa a unโ€™altra come un pacchetto postale che, in realtร , nessuno vuole, quando Judias ha dieci anni il papร  si sposa di nuovo e lei e Robert devono andare a vivere con il padre e con la nuova moglie di lui, in New Mexico.

Piรน avanti, Judias โ€“ conosciuta poi come Judy โ€“ ha raccontato di essere stata maltrattata dal padre e dalla matrigna. Nessuno sa, con precisione, se la donna abbia detto la veritร  ma supponiamo per un momento che lo abbia fatto e torniamo dalla piccola Judy (sรฌ, dobbiamo chiamarla cosรฌ, e non con il suo vero nome di battesimo, perchรฉ รจ come Judy che รจ diventata una delle serial killer piรน conosciute) per vederla costretta a patire la fame e a lavorare come una schiava. Quando ripensa alla vita di un tempo, quando la sua mamma era ancora viva, le sembra irreale, come appartenuta a qualcunโ€™altra. La realtร  รจ fatta di abusi, di paura, di una pancia che reclama cibo e fa male, ma mai quanto il cuore, perchรฉ non cโ€™รจ niente che la spaventa di piรน delle urla del padre, dello sguardo freddo della matrigna, come se questa sapesse benissimo di avere il coltello dalla parte del manico e lei, cosรฌ piccola e indifesa, non puรฒ far niente se non sperare di non sgarrare, non sbagliare, non far arrabbiare la donna e suo padre piรน del necessario.

Qualcosa, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, cresce dentro Judy. Forse lei ne รจ consapevole, forse no, ma allโ€™etร  di quattordici anni viene arrestata per aver aggredito il padre, la matrigna e due dei fratellastri. Tre anni dopo, ad appena diciassette anni, Judy rimane incinta. La ragazza ha giร  raggiunto un buon obiettivo, diplomandosi nel 1959, e adesso diventa mamma del piccolo Michael. Poco dopo, Judy incontra il Sergente dellโ€™Air Force James Goodyear e comincia a frequentarlo. Dopo anni di abusi e sevizie, ritrovatasi madre in giovane etร , forse Judy vive questโ€™incontro come una boccata di aria fresca, concedendosi di sentire le farfalle nello stomaco, di ridere con il suo nuovo amore, di pensarlo con gli occhi sognanti e di credere che magari, nonostante tutto, la vita sarร  gentile anche con lei.

Judy sposa James nel 1962 e, negli anni successivi, la coppia ha altri due figli, James e Kimberly. Quando, alla fine degli anni Sessanta, il marito di Judy viene spostato allo Strategic Air Command, in Florida (dove oggi si trova lโ€™aeroporto di Orlando), lโ€™intera famiglia si trasferisce nellโ€™assolato Stato. James, il consorte di Judy, viene mandato per un anno in Vietnam e, al suo rientro negli Stati Uniti, nel 1971, comincia ad accusare degli strani disturbi, sintomi che non si spiegano in alcuna maniera. Non cโ€™รจ da stupirsi, quindi, se lโ€™uomo, alla fine, muore.

Come succede quasi sempre in questi casi, in seguito alla morte del marito, la moglie โ€“ in questo caso Judy โ€“ ottiene i soldi dellโ€™assicurazione sulla vita, che qui ammontano a 28.000$, un gruzzoletto che farebbe piacere a molte consorti anche adesso ma che, decenni fa, aveva ancora piรน valore. Tuttavia, non cโ€™รจ solo questo, perchรฉ Judy riceve anche altri 64.000$ dalla Veterans Administration. Pur rimanendo in Florida, Judy decide di trasferirsi in unโ€™altra cittร , Pensacola, ed รจ qui che fa la conoscenza di Bobby Morris.

Siamo nel 1972 e, dato anche il nomignolo โ€œla vedova neraโ€, che sarebbe stato successivamente collegato a Judy Buenoano, non รจ difficile intuire che fine abbia fatto anche questa seconda fiamma della donna. Dopo aver vissuto per un poโ€™ a Pensacola, Bobby viene trasferito per motivi lavorativi in Colorado ed ecco che la famiglia, ovvero Judy e i bambini, lo segue. Dopo qualche anno di vita tranquilla e apparentemente normale, Bobby inizia a manifestare dei sintomi non troppo diversi da quelli del primo marito di Judy, James. Secondo i dottori, questo รจ morto a causa di un infarto. Al decesso di Bobby, avvenuto nel 1978, la moglie ottiene soldi da tre diverse compagnie assicurative, e torna ad abitare a Pensacola. A questo punto, Judy decide di cambiare il proprio cognome in โ€œBuenoanoโ€, una traduzione in spagnolo, non corretta dal punto di vista grammaticale, dellโ€™inglese Goodyear, cognome del primo marito.

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