Descrizione
Capitolo 1
La strada sembrava non dovere finire mai. Izabel aveva l’impressione di essere in viaggio da sempre. Per un attimo provò la strana sensazione che ci assale nei sogni quando ci incamminiamo in una direzione ben nota con la curiosa e angosciante consapevolezza che non raggiungeremo mai la meta. Procedeva a piedi reggendo con la mano le briglie del cavallo. La loro destinazione era ancora piuttosto lontana e non voleva sfiancare l’animale. Si sentiva stanca Izabel, e non era solo stanchezza fisica; era stanca di quella vita, di essere una mercenaria che vendeva la propria spada al miglior offerente. Era stanca di uccidere e di veder morire ma in fondo era la vita che si era scelta e in un mondo in cui le donne erano mogli o madri o cortigiane la sua era stata ad ogni modo una scelta spiazzante, che nessuno di coloro che conosceva aveva mai accettato veramente. Sorrise. Certo il suo fisico slanciato, i suoi grandi occhi verdi ed i suoi lunghi capelli neri le avrebbero consentito di eccellere in campi molto diversi da quello delle armi. Avrebbe potuto sicuramente sposarsi con un ricco mercante o essere la favorita di qualche importante nobilastro… no, meglio maneggiare una spada. Mille volte meglio ammazzare gli uomini che dipendere da uno di loro. Si fermò ed accarezzò il muso del cavallo, uno splendido animale nero con il corpo segnato dalle cicatrici ricordo di mille battaglie.
<<Allora, amico mio, lo avresti creduto che saremmo tornati ancora una volta nell’Impero del Nord?>> L’animale nitrì scuotendo la testa.
<<No,>> continuò Izabel.
<<Non lo credevo nemmeno io. Chissà cosa vorrà quel verme di re Krodar?>>
E che avrebbe potuto volere quell’usurpatore che si era nominato re? Sicuramente aveva bisogno della sua spada. Izabel mancava da parecchio tempo dall’Impero ma le erano giunte voci secondo le quali ai confini più estremi alcune guarnigioni erano state spazzate via dai barbari… si parlava di guerra e dove c’era guerra c’era Izabel. Nuovamente le sue labbra si piegarono in un sorriso. Sarebbe stato interessante sentire quel che il re aveva da dirle. Per un po’ lei e il cavallo proseguirono il loro lento cammino poi qualcosa attirò l’attenzione di Izabel. Una nuvola di polvere era apparsa all’orizzonte e si avvicinava decisamente. La ragazza la studiò: cavalieri. Aggrottò le sopracciglia; amici o nemici? Beh, non avrebbe tardato molto a scoprirlo, dato che presto sarebbero stati lì.
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