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Il Divin Socialismo: Una ardita antologia di versetti biblici

12,00

‘- Una antologia annotata di versetti delle Sacre Scritture

– che si integrano e si spiegano vicendevolmente,

– con riferimenti biblici atti a rinvenirli agevolmente,

– per confronti e approfondimenti, nel testo e contesto sacro.

– I versetti biblici, raccolti in capitoli e paragrafi correlati ad argomenti e insegnamenti specifici,

– sono introdotti da brevi parafrasi, riferimenti, accostamenti,

– note introduttive, interpretative ed esplicative semplici e coincise

– concernenti l’inquadramento storico e culturale.

Una antologia di versetti biblici

Il Regno di Dio è degli ultimi
La Bibbia, i poveri, i lavoratori,
i forestieri, la solidarietà.

Dall’introduzione
“Lo dico subito: questo è un libro discutibile, molto discutibile, che spera di essere anche discusso, almeno un po’. Ma non come un’opera teologica, filosofica o politica.
State per leggere un’antologia di passi della Bibbia concernenti i poveri, i lavoratori, gli stranieri, gli orfani e le vedove. Senza alcuna pretesa di completezza o scientificità, visto che l’autore non è un teologo o un biblista, ma solo un modestissimo lettore delle Scritture.

Il Divin Socialismo ha, in definitiva, tentato di raccogliere – ma non creato – il messaggio in esso contenuto, che dà atto della indignazione del Signore per le oppressioni e i misfatti che da sempre e ogni giorno si commettono ai danni dei più deboli e dei più poveri”.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare,
a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia”
(Seconda lettera a Timoteo 3:16)

Informazioni aggiuntive

Editore

ISBN-13

979-8388347121

Data di pubblicazione

24 marzo 2023

Lingua

Italiano

Formato
Copertina rigida

€ 12,00

COD: 8861 Categoria: Tag: Product ID: 21213

Descrizione

Capitolo 1

GUAI A VOI GOVERNANTI,

POTENTI, RICCHI.

“Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo

verrà nell’ora che non pensate.”

(Luca 12:40; versione CEI)

 

1.1.  Un comizio spietato

1.2.  Non è un comizio; è una antologia di brani della Bibbia.

 

1.1.  Un comizio spietato

“Voi governanti siete uomini da nulla. Voi potenti siete degli scellerati. Io non ho bisogno di fare inchieste, prima di colpirvi, perché conosco i problemi dei poveri di questo paese e conosco le vostre responsabilità.

Meritate tutto il mio disprezzo perché vi siete resi responsabili di troppe estorsioni ai danni del mio popolo, che avete governato come bestie fameliche.

Se aveste riconosciuto i diritti dei poveri, se aveste sostenuto la causa degli oppressi, come vi avevo intimato di fare, sareste rimasti al vostro posto.

Invece, maledetti che non siete altro, avete conculcato i diritti dei più indifesi, persino degli orfani e delle vedove.

Avete preteso tasse ingiuste dai meno abbienti.

Vi siete rivolti ai giudici corrotti che stanno dalla vostra parte, che, naturalmente, vi hanno dato ragione ed hanno emesso sentenze ingiuste, lasciandovi ordire le vostre trame contro la povera gente.

Insieme ai vostri magistrati, avete negato giustizia ai miseri, per spogliare dei loro diritti i poveri del mio popolo, per far di loro le vostre prede ed il vostro bottino.

Voi avete così calpestato la povera gente; avete discriminato e oppresso gli stranieri, violando ogni principio di equità.

Solo io potevo far vendetta di tutto ciò ed ho deciso che è tempo di agire. E la mia vendetta sarà spaventosa.

Ora, vi tirerò giù dalle vostre poltrone e darò il potere agli umili.

Ed ora a voi ricchi: agite come se la terra fosse vostra, come se i vostri diritti di proprietà non avessero limiti; non date ai lavoratori tutto il loro stipendio.

Siete violenti e falsi; voi e i vostri governanti siete solo dei pescecani pronti a sbranare chi ha più bisogno.

Le vostre donne sono delle vacche, alle quali non importa nulla della povera gente ma si interessano solo alle gozzoviglie.

Altro che divertimenti! Piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso.

Siete stati arroganti e superbi, credendovi migliori degli altri. Come pescecani, avete cercato di divorare il mio popolo; i vostri protettori, hanno imbrogliato il mio popolo con le loro bugie.

Ma ora le vostre ricchezze marciranno, il vostro denaro ed il vostro oro arrugginiranno e la ruggine vi divorerà le carni, come il fuoco.

Avete accumulato ricchezze alla faccia dei poveri e degli operai ma non le godrete perché bruceranno.

Ho indetto una insurrezione contro di voi, affinché siano riconosciuti i diritti degli oppressi.

Poiché la vostra ingordigia non ha risparmiato nessuno e vi siete impadroniti di case che non avevate costruite, i vostri palazzi, quegli stessi nei quali avete accumulato i frutti della vostra violenza e delle vostre rapine, saranno saccheggiati. Le vostre case, le vostre grandi case, sia quelle che abitate d’inverno che quelle che abitate d’estate, saranno distrutte.

Non avrete più rendite da quelle case. La vostra abbondanza diventerà presto penuria.

Avete agito con violenza, avete terrorizzato per troppo tempo i poveri del paese: ma ora sarete voi a vivere nel terrore.

Le mani di quelli che hanno subito i vostri tormenti stanno per levarsi su di voi. Se scamperete ai coltelli non sfuggirete al fucile.

Anch’io vi colpirò e vi produrrò gravi ferite perché oltraggiando il povero avete offeso anche me. Sarete sterminati, le pallottole vi spaccheranno il cuore.

E non vi servirà a nulla chiedere aiuto. Poiché avete chiuso l’orecchio al grido del povero, ora, per quanto griderete, nessuno vi risponderà e vi soccorrerà.

Non avrete neppure una normale sepoltura ma i vostri cadaveri saranno gettati fuori dal paese; avete vissuto come bestie feroci e i vostri cadaveri saranno trattati come quelli degli animali”.

 

1.2. Non è un comizio; è una antologia di brani della Bibbia.

Forse qualche lettore – soprattutto se ha saltato l’Introduzione – si sorprenderà. Ma le parole qui riportate non sono la trascrizione del comizio di un politico estremista.

Sono tratte dalla Bibbia, dalla Parola del Signore, che ha parlato nei secoli per il tramite di uomini ispirati dallo Spirito Santo.

Qualche parola del testo biblico è stata modificata.

Invece di “spada” si è scritto “coltello”; invece di “dardi” e “archi”, “pallottole” e “fucili”; invece di “re” e “principi”, “governanti” e “potenti”.

I testi biblici sono stati parafrasati per adeguarli ai tempi, al linguaggio e ai toni  moderni: ma il testo che hai appena letto riporta quanto hanno detto – anzi, urlato – i profeti biblici contro i ricchi ed i potenti che opprimono i più poveri, che negano i diritti dei lavoratori.

Il lettore, per sincerarsene, provi a rileggere, qui di seguito, lo stesso mosaico di passi biblici in una versione fedele al testo originario e arricchita dei riferimenti ai versetti della Bibbia che sono stati usati.

Si tenga, peraltro, presente che i brani richiamati, seppur necessariamente estrapolati da un contesto più ampio, sono riportati nella loro versione originale e integrale.

“Così parla l’Eterno degli Eserciti”:

Voi re siete uomini da nulla. Voi potenti siete degli scellerati. Giobbe 4:18). Io non ho bisogno di fare inchieste, prima di colpirvi, perché conosco le vostre azioni, so che non avete seguito le mie vie ed avete fatto salire a me il gemito dei poveri (Giobbe 34:2-28).

Su voi spando il mio sprezzo (Salmo 107:40) perché avete fatto senza prudenza molte estorsioni (Proverbi 28:16), avete governato come leoni ruggenti, come orsi affamati (Proverbi 28:15).

Se aveste sostenuto la causa di tutti i derelitti, (Proverbi 31:8) e non aveste dimenticato la legge e disconosciuto i diritti d’ogni povero afflitto (Proverbi 31:5), avreste mantenuto il vostro trono in perpetuo (Proverbi 29:14).

Invece, maledetti, avete conculcato il diritto dello straniero, dell’orfano e della vedova (Deuteronomio 27:19).

Avete calpestato il povero ed esigete da lui donativi in frumento (Amos 5:11).

Le vostre mani sono pronte al male, per farlo con tutta cura; avete chiesto ed i giudici hanno acconsentito dietro ricompensa. Assieme a costoro avete manifestato la cupidigia delle vostre anime e ordito le vostre trame. (Michea 7:3).

Voi fate decreti ingiusti e alcuni magistrati fanno sentenze ingiuste, per negare giustizia ai miseri, per spogliare del loro diritto i poveri del mio popolo, per far delle vedove la vostra preda e degli orfani il vostro bottino (Isaia 10:1,2)!

I vostri sudditi si sono dati alla violenza, hanno calpestato l’afflitto ed il povero, hanno oppresso lo straniero, contro ogni equità (Ezechiele 22:29).

Allora ho detto: a me la vendetta, si lasci posto alla mia ira (Deuteronomio 32:35; Epistola agli ebrei 10:35; Epistola ai romani 12:19). E sarà spaventevole cadere nelle mie mani (Epistola agli ebrei 10:31).

Io vi ho tratti giù dai troni ed ho innalzato gli umili (Luca 1:52).

A voi ora, o ricchi: il salario dei lavoratori che han mietuto i vostri campi, e del quale li avete frodati, grida; e le grida sono giunte fino alle mie orecchie (Epistola di San Giacomo 5:1-4).

Avete dimenticato che la terra è mia e voi state da me come forestieri ed immigrati (Levitico 25:23).

Siete pieni di violenza e profferite menzogne (Michea 6:12); i vostri denti sono spade e i mascellari, coltelli, che usate per divorare del tutto i miseri della terra, i bisognosi tra gli uomini (Proverbi 30:14).

Ascoltate anche voi, vacche, che opprimete gli umili, che maltrattate i poveri, che dite ai vostri signori: “Portate qua che beviamo” (Amos 4:1).

Piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso. (Lettera di San Giacomo 5:1).

Avete gli occhi alteri e come! e le palpebre superbe (Proverbi 30:13). Vi credete puri e non siete lavati dalla vostra sozzura (Proverbi 30:12).

Volevate divorare del tutto i miseri della terra e i bisognosi tra gli uomini (Proverbi 30:14; Salmo 14:4). Impostori!, le vostre armi sono malvagie; formate progetti criminosi per distruggere il misero con parole bugiarde ed il bisognoso quando afferma il giusto (Isaia 32:7).

Le vostre ricchezze marciranno, il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti e la loro ruggine divorerà le vostre carni a guisa di fuoco.

Avete accumulato tesori negli ultimi giorni (Epistola di S. Giacomo 5:2,3), ma non li godrete perché i vostri tesori saranno consumati da un fuoco non attizzato dall’uomo (Giobbe 20:26).

La terra insorgerà contro di voi (Giobbe 20:27); si farà ragione all’orfano ed all’oppresso (Salmo 10:18).

Vi siete impadroniti di case che non avevate costruite, la vostra ingordigia non ha conosciuto requie (Giobbe 20:19,20). Nei vostri palazzi avete accumulato i frutti della violenza e della rapina (Amos 3:10); essi saranno saccheggiati (Amos 3:11).

Abbatterò le case d’inverno e le case d’estate; le case d’avorio saranno distrutte e le grandi case spariranno (Amos 3:11;14).

Le rendite delle vostre case se ne andranno (Giobbe 20:28). Nel colmo dell’abbondanza, vi troverete in penuria (Giobbe 20:22).

Avete agito con violenza (Michea 6:12); avete mandato via dalla strada i bisognosi, i poveri del paese si nascondono tutti insieme (Giobbe 24:4).

La mano di chiunque ebbe a soffrire tormenti si leverà contro di voi (Giobbe 20:22). Se scamperete alle armi di ferro, sarete trafitti dall’arco di rame (Giobbe 20:24,25).

Anch’io vi colpirò e vi produrrò gravi ferite (Michea 6:13) perché chi opprime il povero oltraggia me (Proverbi 14:31). Sarete sterminati (Salmo 37:9), la vostra spada entrerà nel vostro cuore  (Salmo 37:15).

Poiché avete chiuso l’orecchio al grido del povero, griderete anche voi, ma non vi sarà risposto (Proverbi 21:13).

Sarete sepolti come si seppelliscono gli asini, trascinati e gettati fuori dalle porte del paese (Geremia 22:19).

Il senso del testo resta duro, anzi spietato.

Il “comizio” sopra riportato, è stato costruito, con vari passi della Bibbia, per evidenziare come le Sacre Scritture non manifestino verso gli ultimi una generica simpatia, una solidarietà parolaia.

Il Signore non si disinteressa ai problemi contingenti dei poveri; non si limita a promettere loro, come molti credono, un occhio di riguardo per l’aldilà.

Chi pensa che Dio sia lontano dai problemi degli oppressi e non si dia pensiero dei miseri, degli stranieri, delle vedove, degli orfani, dei lavoratori, può cominciare a nutrire dei dubbi: dubbi che verranno, credo, del tutto fugati dalla lettura dei prossimi passi biblici.

Dio si è indignato – e si indigna continuamente – per l’oppressione cui è assoggettata tanta parte del suo popolo.

L’ indignazione che traspare dalla Bibbia è tanto forte, addirittura violenta, da permettere di escludere, nella maniera più assoluta, che possa essere frutto di un atteggiamento pietistico o di sterile commiserazione.

Dio è dalla parte dei poveri, perché la loro causa è innanzi tutto la Sua causa.

Va però evitata ogni strumentalizzazione politica della Parola del Signore.

I poveri possono essere convinti che Dio è con loro e da tale constatazione dovrebbero trarre motivo di consolazione; ma nessun partito politico può legittimamente proclamare che il Signore è dalla Sua parte, nessuna ideologia – nonostante la provocazione contenuta nel titolo di questo libro – può appropriarsi di Dio.

La Storia ci insegna che nulla di buono è pervenuto da istituzioni, enti ed esponenti umani che pretendevano di far coincidere le proprie aspirazioni e opinioni con la volontà Dio o proclamavano di rappresentarlo. Al grido di Deus lo vult (Dio lo vuole) si perpetrarono i terribili massacri delle Crociate e lo slogan Gott mitt uns (Dio è con noi) fu il tragico urlo di battaglia di tante – troppe – guerre.

I partiti politici e le ideologie umane possono forse contenere un briciolo di verità, ma non possono mai coincidere con la Verità, cioè con la Parola di Dio, che non cambia, come cambiano le politiche umane, che non difende interessi particolari e posizioni di potere precostituite o da costituire.

Come ha detto qualcuno, Dio non è né a destra, né a sinistra, né al centro. È sopra.

“Chi è simile all’Eterno, all’Iddio nostro, che siede sul trono in alto, che s’abbassa a riguardare nei cieli e sulla terra? Egli rileva il misero dalla polvere, e trae su il povero dal letame, per farlo sedere coi principi, coi principi del suo popolo” (Salmo 113:5).

Il Signore non è un promotore di rivolte sanguinose, anche se non esclude l’uso della forza per far prevalere le ragioni della Giustizia. La Bibbia ci invita a non fare vendette ma a lasciar posto alla Sua ira (Epistola ai Romani 12:19).

La Parola di Dio non ci chiede di militare in questo o quel partito politico, di aderire a questo o quello schieramento; ma ci ricorda che Egli ha pensiero per il povero, non è disinteressato alla sua causa, non è insensibile alle grida di dolore che salgono sino a Lui.

E chiede al suo popolo di avere, per quanto è umanamente possibile al legno storto dell’umanità (“Da un legno così storto come quello di cui è fatto l’uomo, non si può costruire nulla di perfettamente dritto”, diceva Kant): un medesimo atteggiamento, una analoga compassionevole predisposizione d’animo.

Ci invita ad agire con giustizia e a promuovere la Giustizia.

E giudica le nostre azioni e le nostre omissioni.

Perché è comprensivo e misericordioso, ma anche giusto.

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