Descrizione
Siamo tutti amore puro
Siamo tutti amore puro, benché la maggior parte dei nostri simili tenga rinchiuso quel sentimento dentro il cuore, impedendogli di manifestarsi. Però quell’amore non se ne va. Possiamo imprigionarlo ma non possiamo certo distruggerlo. E ricordate che abbiamo sempre l’opportunità di lasciarlo scaturire dal nostro cuore, imparando innanzitutto ad amare nuovamente noi stessi poiché, se non siamo in grado di amare noi stessi, non possiamo amare nessuno.
L’amore è la forza più potente in assoluto, che trae origine dalla nostra anima e dal Paradiso. È l’amore che infonde gioia e felicità alla nostra vita; che ci aiuta a seguire la retta via e a farci andare avanti, indipendentemente da ciò che accade; che rende la vita degna di essere vissuta. L’amore è come il sole: è la nostra forza vitale che trascende ogni cosa. Malgrado ciò, gli angeli non smettono mai di ripetermi che la maggior parte degli individui ne nutrono pochissimo nei confronti di loro stessi. Di conseguenza, nelle nostre vite c’è ben poco amore, sicuramente molto meno di quanto ce ne potrebbe essere. Lo stato in cui si trova il nostro mondo è la prova lampante di questa mancanza.
Non di rado, le persone nutrono la convinzione che l’amore sia fatto solo di luce e armonia; in realtà, spesso fa male. Aprendoci all’amore, ci apriamo anche alla possibilità di essere feriti. Fin dalla più tenera età, la stragrande maggioranza degli esseri umani impara che “bisogna” indurirsi e impedire all’amore di sgorgare dal cuore per non correre il rischio di soffrire. Ma se resta imprigionato dentro il nostro cuore, saranno la freddezza, la tristezza e l’egoismo a farla da padroni nella nostra vita e nel mondo in cui viviamo. Se scegliamo di rinchiudere l’amore nei meandri più reconditi della nostra anima, finiremo per essere meno umani.
Quando ero piccola, gli angeli hanno iniziato a spiegarmi cos’è l’amore, aiutandomi a scorgere la sua forza in modo tangibile.
Li vedo costantemente. Non ricordo un solo istante in cui io non li abbia visti. Quando ho aperto gli occhi per la prima volta, nell’attimo in cui ho emesso il primo vagito, li ho visti accanto a me, anche se allora non potevo sapere che erano angeli. Vedo distintamente le loro sagome così come vedo mia figlia mentre è seduta a tavola di fronte a me. Non è trascorso un solo giorno senza che io li abbia visti. Sono i miei migliori amici, i miei compagni di viaggio e i miei maestri.
vevo più o meno cinque anni quando compresi per la prima volta che gli angeli volevano spiegarmi il significato dell’amore. Quel giorno ero seduta al tavolo da cucina della nostra casa di Old Kilmainham, un villaggio poco distante da Dublino, insieme ai miei genitori e alle mie sorelle. Una persona era venuta a farci visita portandoci una torta al cioccolato: una vera prelibatezza! Ricordo ancora la gioia incontenibile che si era impossessata di me e delle mie sorelle, anche perché raramente i miei genitori potevano permettersi di comprare una torta. Intorno al tavolo si era assiepato uno stuolo di angeli. D’un tratto, uno di loro mi disse di osservare mio padre prestando la massima attenzione, e così feci. Iniziai a guardarlo fissamente; allora mi accorsi che una specie di tenue nebbiolina stava fuoriuscendo lentamente dal suo essere, dandomi l’impressione di scaturire da ogni singolo poro del suo corpo, per poi avanzare verso mia madre. Posai lo sguardo su di lei, notando che anche dal suo corpo stava fuoriuscendo una nebbiolina simile a quella che avevo visto poco prima. A un certo punto, le due nebbioline si toccarono per poi intrecciarsi. Quella nuova massa scaturita dalla fusione fra le due nebbioline dei miei genitori era incolore, ma scintillava come ghiaccio sotto il sole.
Per la prima volta in vita mia, riuscii a scorgere in modo tangibile la forza dell’amore. So bene che, senza l’aiuto degli angeli, non sarei riuscita a farlo.
Mio padre tagliò la prima fetta di torta e fece per porgermela, ma mia madre lo fermò dicendogli in tono brusco che avrebbe dovuto servire prima mia sorella. Papà sollevò di colpo lo sguardo come se fosse stato trafitto da una lama; in quel preciso istante, mi accorsi che la nebbiolina si stava ritraendo. La forza dell’amore, che avevo visto aleggiare fra i miei genitori, era svanita. Gli angeli mi spiegarono che il commento stizzoso di mia madre aveva avuto un effetto respingente sull’amore di mio padre. Fu così che quel sentimento tornò dentro il suo cuore, rimanendovi saldamente intrappolato. Papà era rimasto ferito e sconcertato da quelle parole, poiché non aveva scelto di proposito di privilegiare una delle sue figlie; aveva servito prima me semplicemente perché ero seduta accanto a lui.
Quella è stata la prima di una lunga serie di situazioni in cui ho visto la forza dell’amore. La noto quando una persona manifesta pensieri amorevoli verso qualcuno o qualcosa. Non la trovo indistintamente accanto a chiunque, né la vedo in continuazione. A essere sincera, vorrei vederne molta di più. Di solito, in una giornata, la vedo accanto a una persona su venti.
Faccio ancora molta fatica a descrivere in modo più dettagliato in cosa consiste. Non ha nulla a che vedere con l’aura. Non è un’energia, né un raggio di luce. A volte assume un aspetto completamente diverso, ma anche in questi casi riesco a vederla abbastanza bene.
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