Descrizione
Capitolo 1
Lone Creek
La soluzione adottata dal Ranger consentì di recuperare molto del ritardo sulla tabella di marcia ed infatti giunsero in vista di Lone Creek a metà del pomeriggio di quello stesso giorno, avendo fatto aspettare gli uomini della Stagecoach solamente poco più di un’ora.
Trovarono ad attenderli anche un ometto agghindato da tipico banchiere con tanto di tuba, il quale in effetti era un banchiere, mandato dalla Wells Fargo.
Nonostante le poco cordiali espressioni ed i ringhiosi mugugni di Hammer, il tizio dal ridicolo copricapo, un certo mister Morgan, non smise di assillare il federale finché quest’ultimo non ebbe firmato tutti gli incartamenti che si era portato dietro in una piccola valigia: ricevute per il passaggio di mano dei soldi ed altri documenti.
Mentre il Pinkerton, l’agente con più anni di servizio e perciò almeno ufficialmente il responsabile della missione, era costretto ad espletare le questioni burocratiche, Johnny ne approfittò per occuparsi della parte più concreta.
Innanzitutto si presentò al postiglione ed all’uomo messo a disposizione dalla Compagnia di trasporti come ulteriore scorta. Il conducente, non proprio di primo pelo, veniva chiamato da tutti Dusty, un simpatico nomignolo che gli era stato affibbiato parecchie primavere prima e che ormai era stato eletto a suo nome definitivo, mentre l’altro era un individuo sulla quarantina, un certo Morris.
«Piacere di conoscervi, hombres. Il mio nome è John Shadow ed il becchino vestito a festa che si sta dannando l’anima in mezzo alle scartoffie è l’agente Hammer. Che ne dite, spostiamo il sacco di letame già al suo posto – i due dipendenti della Wells Fargo erano stati messi a parte delle identità dei passeggeri – e poi andiamo a buttare giù un boccone ed una birra fresca? È da ieri che non mangio nulla di decente. Mezz’ora ce la possiamo ancora prendere prima di partire.»
«Una birra ci sta sempre bene!» Approvò Dusty.
«Frena, vecchia spugna. Che non sia più di una! Non ho nessuna voglia di finire fuori pista perché ti sei riempito di alcol fino alla cima di quella tua crapa pelata.»
«Tu non sai con chi stai parlando! Io posso reggere due galloni di birra, uno di whisky e dopo centrare il culo di una mosca a venti passi di distanza.»
«Certo, perché non sono io quello che da più di dieci anni si trova tutte le ossa ridistribuite per via della tua guida spericolata, giusto? È la prima volta che ti vedo e non ti conosco…»
«La Compagnia ha una reputazione e degli orari da rispettare e io non voglio richiami per non averli rispettati.»
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