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Storie in fiore

1,99

Storie di fiori, storie con i fiori, storie di fiori… storie in cui i fiori sono protagonisti piĆ¹ degli umani che li circondano.
Ventisette racconti in cui botanica, magia, invenzione e racconto si mescolano, dando vita a personaggi che vivono e si intersecano con i fiori stessi.
Da leggere a caso, aprendo il libro dove capita.
Da leggere ai bambini alla sera prima di dormire.
Da leggere quando non si ha voglia di niente e magari fuori piove. Da leggere per chi si incuriosisce e vuol saperne di piĆ¹, andando a cercare notizie, foto.
Un libro per adulti e piccini, perchƩ i FIORI sono parte della nostra vita, dalla culla alla bara e anche dopo!


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Lucia Guazzoni (Autore)
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Informazioni aggiuntive

Autore

Editore

Data di pubblicazione

26 aprile 2016

ISBN

9788899531270

Lingua

Formato

Kindle

Kindle

ā‚¬ 1,99

COD: 3266 Categoria: Tag: Product ID: 21956

Descrizione


Capitolo 1

Dalia

La Dalia, nome scientifico Dahlia, da Anders Dahl, allievo e collaboratore di Linneo, il botanico che praticamente catalogĆ² tutte le specie conosciute della terra, appartiene alla famiglia delle Compositae ed ĆØ una pianta originaria dellā€™America Centrale e specialmente del Messico.

GiĆ  conosciuta dagli Aztechi che la coltivavano e la chiamavanoĀ  ā€œAcocotliā€, usando i suoi fusti come tubi per convogliare lā€™acqua nei villaggi, fu scoperta alla fine del settecento e portata in Europa, precisamente a Madrid. Da lƬ passĆ² allā€™Orto Botanico di Berlino allā€™inizio dellā€™ottocento dove arrivĆ² col nome di Georgina dal nome del botanico russo Georgie e fu in quel luogo che iniziarono gli innesti e le ibridazioni fino a che si contarono piĆ¹ di 2000 varietĆ . Ancora oggi nel nord dellā€™Europa e in Russia viene conosciuta come Georgina, anche nelle sue innumerevoli forme e colori.

PerchĆ© la Dalia puĆ² essere una margherita colorata, un crisantemo a piccoli petali, una palla rotonda e candida, un fiore dai mille risvolti e dalle mille facce e in ognuna delle sue varietĆ  puĆ² affascinare e coinvolgere.

Pianta perenne, necessita di poche cure e rende al meglio, continuando a fiorire da luglio fino ad ottobre inoltrato, ravvivando i giardini con i suoi colori che non hanno praticamente limite, dal bianco al giallo, al rosa, al rosso, allo screziato, di dimensioni piccole, medie, grandi, adatto in ogni occasione e pronto ad essere coltivato in ogni giardino, sia al nord che al sud, al freddo o al caldo.

Il succo che si ricava dalle sue radici ĆØ salutare dato che contiene proteine, fosforo e potassio e gli Aztechi e i popoli del Sud America si cibavano dei suoi tuberi usandoli come patate.Ā 

Goethe ne era innamorato e ne parlĆ² spesso nei suoi scritti, Monet dipingeva volentieri specialmente la qualitĆ  chiamata ā€œCactusā€.

Nel linguaggio dei fiori significa Gratitudine, PrecarietƠ ma anche Riconoscenza e voglia di emergere, poichƩ i suoi fiori non rimangono mai nascosti dalle foglie ma si elevano sempre per essere ammirati e considerati.

Fiore dellā€™estate, con i suoi colori caldi e vividi daā€™ lā€™idea del caldo, del sole, della vita stessa che si mostra nella sua forma piĆ¹ piena e colorata.

Un grazie dal fondo del cuore

La prima a piantare dei fiori nel giardino e poi ad andare a venderli al mercato era stata nonna Olga, quasi cento anni prima. Era la Prima Guerra mondiale, nonno Giacomo era al fronte e lei era rimasta a casa con tre bambini da mantenere; per un poā€™ se lā€™era cavata facendo le pulizie in giro ma poi non cā€™erano piĆ¹ soldi e nessuno lā€™aveva piĆ¹ chiamata, cosƬ una mattina era andata nel piccolo giardino dietro casa, era primavera, aveva raccolto violette e mughetti, ne aveva fatto dei mazzolini legati con dei nastrini colorati ed era andata al mercato a venderli. Lā€™idea era stata buona, per quanto ci fosse la guerra, la gente magari comprava un pane di meno ma un mazzolino di fiori non se lo negava. Erano fiori per lā€™amore lontano, per la tomba di un caduto, per un matrimonio, per un battesimoā€¦e nonna Olga allargĆ² il giardino, piantĆ² altri fiori e quando nonno Giacomo tornĆ² dal fronte trovĆ² una attivitĆ  fiorente e ben avviata. Assieme misero su il banco fisso al mercato, con enormi sacrifici comprarono un pezzo di terra appena fuori cittĆ  e piantarono tutte le specie di piante che poterono, aiutati dai figli che intanto crescevano e si aggregavano allā€™impresa di famiglia, entusiasti e pieni di idee.

Col passare degli anni coprirono le serre, ampliarono le qualitĆ , sempre attenti alle novitĆ , alle nuove piante che nascevano e che attiravano la gente.

Dei tre figli solo il maggiore, Saverio, rimase nellā€™impresa di famiglia, le due femmine si sposarono e se ne andarono dal paese ma il banco al mercato rimase.

Nonna Olga e nonno Giacomo morirono, Saverio si sposĆ², ebbe figli, morƬ a sua volta e il banco era sempre lƬ, come un punto fisso; passĆ² unā€™altra guerra, parte delle serre venne convertita ad orto per sfamare la famiglia ma appena passata la buriana tornĆ² ad essere solo per i fiori, ogni anno piĆ¹ belli, ogni anno piĆ¹ vari.

Stelle di Natale per le feste, azalee in primavera, gerani in estate, la gente sapeva sempre dove andare se voleva dei fiori freschi e ben tenuti, si capiva solo guardando la bancarella che chi li coltivava li amava e ci teneva a loro come se fossero bambini da curare e da amare.

In quella calda estate a tenere il banco al mercato cā€™era Alfonso, il nipote di Saverio, un bel ragazzone con un sorriso cordiale e una vasta conoscenza di piante e fiori; a differenza di nonna Olga che era partita solo guardando i fiori che piĆ¹ le piacevano, Alfonso aveva studiato botanica allā€™UniversitĆ  e ora, ad ogni fine estate, faceva un giro per lā€™Europa, toccando gli Orti Botanici piĆ¹ importanti, le Mostre di Fiori, le Esposizioni, informandosi, riportando a casa novitĆ  da applicare alle serre di famiglia che erano la sua vita.Ā 

E quasi ogni mattina al mercato passava Luisa, una bella ragazza bruna che si fermava volentieri a chiacchierare con lui.

Ā  Buon giorno Alfonso, cosa hai di bello oggi?

Lui rideva e le sceglieva sempre un fiore, regalandoglielo.

Ā  Ah, oggi per te ho questo garofano, senti che meraviglioso profumo!


 

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